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OK, IL PREZZO È EQUO!



Oggi voglio parlarvi di come nasce un prezzo di un capo di abbigliamento.

Un prezzo equo nasce dall'applicazione di un giusto margine di guadagno, che prevede un giusto compenso per tutti i lavoratori e che comprenda anche un piccolo guadagno per chi lo rivende.


Vi faccio un esempio per chiarire il concetto.


Mettiamo il caso che produrre un abito mi costi 30,00€.

In questo prezzo è compreso il giusto compenso per gli artigiani che lo hanno confezionato - quindi non c'è sfruttamento - più il costo di tutto ciò che compone l'abito: il tessuto, i bottoni, la cerniera, il filo per cucire, l'etichetta.

A questo prezzo di acquisto il negoziante o l'artigiano applica il proprio margine di guadagno. Questo deve tener conto degli stipendi dei dipendenti, dell'affitto, delle bollette e delle tasse. Un corretto ricarico si ottiene moltiplicando il costo per 2,5 se vendo all'ingrosso e per 5 se vendo al pubblico.


In un prezzo equo i margini sono contenuti, e calcolati in base ai costi che devo sostenere per la mia attività e devo anche considerare le tasse ( io pago quasi il 60% di tasse su ciò che guadagno).


Nel commercio tradizionale spesso questo margine non è equo perchè si applica anche un ricarico del 10.

Non è equo nemmeno il prezzo di confezione del capo perchè spesso viene fatto in paesi dove le condizioni di lavoro sono pessime e molte persone cuciono milioni di capi per pochi euro al giorno.

Ecco come fanno a guadagnare tanto i grandi colossi di fast fashion.

Produco a pochissimo, ricaricano moltissimo e comunque riescono ad uscire con prezzi bassissimi!


Quindi quando vedo negozi proporre in vendita maglioncini a 29,00€ mi chiedo come sia possibile!





I casi sono due:

  • i negozianti sono in realtà dei missionari e non hanno bisogno di guadagnare e di pagare affitto, fornitori e bollette. Possono quindi vendere a prezzi bassissimi perché vivono di altro e vogliono farvi un regalo.

  • il prodotto è confezionato con materiale di scarsissima qualità e probabilmente realizzato con sfruttamento della manodopera. Infatti ad oggi siamo pienaente consapevoli di come vengono prodotti i capi della fast fashion.


Io continuerò sempre a stimolarvi verso un tipo di commercio etico e di acquisto consapevole. Anche e soprattutto in tempi di crisi!


"La povertà sistemica causa la crisi ecologica, non viceversa".

Matteo Ward


Qui vi lascio qualche link interessante per approfondire il tema.

A presto,

Vale









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